Case, nidi e tane – Il riccio della castagna

Chi non conosce il riccio di castagna? Ognuno di noi ha sicuramente avuto l’occasione di avere tra le mani quel piccolo e spinoso riccio verde che, quando si apre, libera da uno a tre frutti commestibili nel caso delle castagne, o un solo frutto nel caso dei marroni.


Come è fatto il riccio? 
Il riccio del castagno è una struttura spinosa che botanicamente è chiamato achenio (o su alcuni testi “noce”), di forma semisferica o appiattita. Alla base, l’achenio presenta la cicatrice ilare, una “macchia” ellittica chiara, corrispondente alla zona di contatto fra riccio e castagna, mentre all’opposto c’è una punta che termina con quello che era lo stimma del fiore che si conserva anche nel frutto maturo. All’interno del riccio, i frutti laterali sono emisferici mentre quello centrale ha una forma appiattita. Questa particolare forma delle castagne ha una causa principalmente genetica, ma è dovuta anche alla posizione che le singole castagne occupano all’interno del riccio stesso. Spesso sono presenti anche castagne “vuote” a causa di una cattiva impollinazione.

Da cosa si origina il riccio? Il castagno europeo (Castanea sativa Mill.) appartiene alla famiglia delle Fagaceae, comprendente piante a sviluppo arboreo, monoiche ossia con fiori maschili e femminili portati sullo stesso individuo anche se separati. I fiori femminili sono riuniti a gruppi di due o tre fiori alla base degli amenti (infiorescenze maschili), circondati da un involucro (la cupola) che diventerà poi il riccio, spinosa protezione per i frutti. Quando il riccio raggiunge la maturità, cade a terra aprendosi e liberando i frutti.

La funzione che svolge il riccio per le castagne che contiene è, principalmente, di protezione dagli agenti atmosferici.

Le castagne sono, in realtà, originariamente i semi, per cui si sviluppano in questo involucro che li accompagna fino alla maturazione quando il riccio, aprendosi, le farà uscire; in questo modo il frutto rimane protetto dal freddo e dalla pioggia fino a che la “buccia” delle castagne, ossia il pericarpo, non diventa spessa e coriacea.

CURIOSITA’

Il castagno è una pianta longeva, fino a pochi anni fa esisteva alle falde dell’Etna il leggendario castagno “dei cento cavalli”, poiché sotto le sue fronde trovavano comodamente posto cento persone a cavallo o un intero gregge di pecore e si racconta avesse più di mille anni.

Fonte: https://bit.ly/3eY3Zrh

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